03 aprile 2018
Gianni Gamberini, Alberto e Anna Capogreco, Patrizia Petrosino, Federica Marino, l’intero Staff di Equitare, collaboratori, amici, la redazione di Equestrian Insights sono vicini al dolore della famiglia Mazzoleni. Oggi c’è per noi solo tanta tristezza, ammutolisce e trafigge questo dolore che scaturisce dalla presa di coscienza della dipartita di un amico e di un interlocutore importante e unico.
“Con Giancarlo abbiamo fatto un bel pezzo di strada comune, seppur con tempi e modi diversi.
Il cavallo l’occasione.
Lunghe chiacchierate, accese discussioni, momenti di gioco e qualche piacevolissima cena è quello che resta nei ricordi insieme ad una visione del nostro compagno di sport che, grazie alle intuizioni e all’accurato studio dei testi classici, Giancarlo ci lascia.
Un uomo di altri tempi, nei modi e nel linguaggio, eppure sempre presente a quello che gli stava intorno.
Un raffinato cultore della materia equestre, sui libri e in campo.
Un cavaliere, insomma: appassionato e irruento quando c’era da combattere, sorridente e ironico in tempo di pace.
Conosceva i cavalli almeno quanto gli uomini, se non di più. E a tanti uomini ha saputo far conoscere i cavalli, riscoprendo la saggezza antica e riportandola in auge con coraggio, pignoleria, cura.
Forte nelle sue idee e convinzioni ma anche disponibile a incontrare nuovi saperi da mettere al servizio di ciò in cui credeva, ci ha insegnato tanto, con passione e sapienza, anche nel campo medico, un bel punto di vista per “curare” e “prendersi cura “in maniera non convenzionale ma assolutamente scientifica e funzionale.
Solo Grazie. di tutto. Ciao Giancarlo! ” (L’Auriga Onlus)
Giancarlo Mazzoleni, medico, con sessant’anni di esperienza nel mondo equestre, appassionato cavaliere, addestratore, scrittore, tra i fondatori di Equitare Casa Editrice, presidente della Società Italiana di Arte Equestre Classica (S.I.A.E.C.) sul cui giornale, “Equitazione Sentimentale”, ha pubblicato numerosi articoli. Studioso di fisioterapia, cinesiologia, omeopatia umana ed equina, e in particolare del movimento del cavallo e del cavaliere e le reciproche interferenze, con la collaborazione di altri colleghi medici, veterinari e cavalieri, ha sviluppato il Metodo di Equimozione e Isodinamica (M.E.I.), con l’intento di migliorare la vita e il benessere del cavallo nel suo utilizzo, ma anche il benessere e la sicurezza del cavaliere: ha trascorso oltre 30 anni della sua vita allo studio e al recupero di centinaia di cavalli mano-messi. Nella sua importante carriera ha inoltre dato visibilità a autori, convegni, libri che spingevano tutti nella medesima direzione: raggiungere un’equitazione più ragionata, più armonica, più tutelante per il cavallo e per la sicurezza del cavaliere, cercare l’armonia con il proprio cavallo, correggerne i difetti indotti da una pratica scorretta, migliorarne le prestazioni e il benessere.