15 marzo 2021 – novità da Equitare Casa Editrice:
Rita Andruetto, “Equitazione per educare. Viaggio dentro l’equitazione per esplorare il suo contributo allo sviluppo della persona“:
Dalla Quarta di Copertina: I libri, come le poesie, una volta scritti non sono più dell’autore. Sono “di chi gli serve” come dice il postino a Pablo Neruda nel film di Massimo Troisi. A chi serve “Equitazione per educare”?
È servito all’autrice per sistematizzare le esperienze e quanto ha imparato nei suoi percorsi di studio e di vissuti personali, familiari e lavorativi, con la piacevole e soddisfacente sensazione di trovare integrazione tra passioni e conoscenze diverse: l’esperienza di genitore, l’equitazione, la psicologia (della normalità, della personalità, del ben-essere e del potenziamento delle risorse personali, dell’età evolutiva, della persona e della famiglia, della disabilità e della patologia), lo sport, l’educazione, le competenze nel contesto del lavoro come consulente e formatore di tematiche relazionali, gestionali e dello sviluppo.
L’intento è che serva all’equitazione per farsi conoscere a 360 gradi, grazie al contributo (i tanti contributi) che può dare per far emergere le caratteristiche e le potenzialità che ognuno di noi possiede, e per il ruolo sociale nel costruire competenze (le soft skills, ma anche alcune hard skills) necessarie al futuro.
L’augurio è che serva, indirettamente, agli allievi delle scuole di equitazione, perché trovino istruttori talmente appassionati del proprio ruolo da sentire la responsabilità di accompagnare nella crescita persone che si stanno formando (e la cui formazione continua tutta la vita). E che
serva agli allievi agonisti, perché il loro talento sia aiutato dagli istruttori a esprimersi poggiando su basi solide e durature di personalità.
La speranza è che serva anche ai genitori, perché permettano ai figli di coltivare la passione per l’equitazione con la consapevolezza di offrir loro esperienze che rispondono pienamente alle responsabilità del ruolo di educatori: aiutarli a formarsi per la vita.
Dalla Prefazione al volume del Presidente FISE, Marco Di Paola:
Sono sempre stato convinto dell’importantissimo ruolo educativo che gli sport equestri rivestono nell’ambito della nostra società. La grandissima peculiarità che contraddistingue le nostre specialità, ovvero quella di mettere insieme due esseri viventi accomunati da un unico obiettivo, rende il nostro sport davvero unico.
Per questo motivo praticare l’equitazione e le sue innumerevoli discipline non vuol dire soltanto fare sport o attività sportiva, ma significa impegnarsi nella crescita personale. Da questa attività ognuno deve imparare a trarre un beneficio per una propria crescita personale. Lo fa l’istruttore nei confronti dell’allievo, ma allo stesso tempo è lo stesso istruttore che riceve insegnamenti dal proprio allievo. Lo fa certamente l’appassionato che si relaziona con il cavallo e dallo stesso riceve insegnamenti, quasi come se questo nostro splendido compagno di avventura, il cavallo, fosse uno specchio in grado di metterci a confronto con noi stessi per garantirci una crescita individuale.
Ritengo sia assolutamente corretto pensare che l’istruzione abbia un ruolo fondamentale anche negli sport equestri, un ruolo che non si deve esaurire con i consigli tecnici che si possono impartire durante una lezione o un allenamento, ma che deve andare avanti con un fondamentale contributo all’educazione dei giovani che praticano lo sport equestre. L’istruttore deve essere considerato – e così è considerato nella mia personale visione – al pari di un insegnante che contribuisce alla crescita, all’educazione dei nostri giovani. Per questo credo che i contenuti di questo interessante volume siano, non solo di grandissima attualità, ma anche e soprattutto di una utilità
estrema a tutti i protagonisti del nostro mondo.
All’autrice voglio rivolgere, a nome mio personale e del Consiglio federale, i complimenti per gli argomenti trattati e per il modo in cui sono stati approfonditi. Alla casa editrice Equitare, da sempre punto di riferimento della cultura equestre, invece voglio rivolgere un augurio, affinché questo volume, come i tanti altri pubblicati, possa avere il successo che merita.
Sull’autrice: Rita Andruetto è psicologa, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, psicologa dello sport (Master in Psicologia dello Sport della SUISM di Torino con una tesi sul tema Le emozioni in equitazione: allenarsi a riconoscerle e gestirle). Ha iniziato a praticare l’equitazione per passione personale, senza esperienze e contatti precedenti con il mondo equestre, e svolge oggi il ruolo di speaker nei concorsi, di Giudice Nazionale di Salto ostacoli, e di docente in Psicologia e Pedagogia nei percorsi per Istruttori della FISE.
Da amazzone dilettante ha avuto la fortuna di incontrare istruttori appassionati della loro professione, motivati a insegnare a “montare bene” anche agli “amatori”, e attenti alla preparazione mentale, oltre che tecnica e tattica, dei loro allievi agonisti.
Lavora nella scuola dell’infanzia come psicologa consulente per insegnanti e famiglie sulle tematiche dell’età evolutiva e sullo sviluppo delle potenzialità dei bambini. Svolge attività di formazione e consulenza, come psicologa del lavoro, nel mondo delle organizzazioni su tematiche di gestione efficace di sé e della relazione interpersonale, e di gestione delle prestazioni orientata al miglioramento individuale e di gruppo attraverso lo sviluppo delle competenze. Attiva in cavalieri ed amazzoni percorsi di potenziamento della componente mentale della loro prestazione sportiva.